UN’ORA PER TE STESSA, CHE TI RIAVVICINA ALLA TUA FEMMINILITÀ.
Sempre di corsa, sempre al lavoro…. Dalle 9 alle 19. E una volta a casa, ti aspettano le tue “mansioni” domestiche: preparare la cena, riordinare, lavare i piatti (o caricare la lavastoviglie), stendere un bucato o magari stirare un capo che hai voglia di metterti l’indomani.
Se poi la donna in questione ha anche figli… beh, le attività aumentano ulteriormente.
Inutile dire che queste vesti da “Wonder Woman” (come mi fa sorridere definirle e in cui mi sono trovata anche io almeno fino all’anno scorso!) portano alla lunga ad un indebolimento psicofisico della Donna, poiché si trova in un circolo vizioso che genera, giorno dopo giorno, sempre più stress e da cui fa fatica ad uscire, se non con una presa di coscienza dello stato
di malessere in cui si trova. Che senz’ altro può essere interrotto e trasformato.
Le troppe attività, l’essere sempre indaffarata e “prestante”, con continue “cose da fare” la portano a comportarsi più come un uomo che come una donna, dal punto di vista energetico.
E questa “anomalia” viene avvertita presto, fino ad essere somatizzata da organi e apparati del nostro corpo.
Il riposo notturno è una delle prime funzioni che ne risente, proprio a causa dell’iperattivazione del sistema ortosimpatico (“attacco e fuga”) a discapito del sistema parasimpatico (“rilassati e recupera”): in sostanza, se non si dà abbastanza spazio al riposo, il nostro corpo perde la percezione dei ritmi fisiologici (giorno/notte), di conseguenza non ha modo di disintossicarsi e rigenerarsi (azioni prevalentemente notturne), consumando gradualmente la sua energia e degenerando in uno stato di “stanchezza cronica”.
Senza parlare degli squilibri ormonali: adrenalina e cortisolo (ormoni dello stress – sistema ortosimpatico) costantemente in circolo per una donna possono comportare alterazioni del ciclo mestruale, ipercolesterolemia, problemi alla tiroide e del metabolismo… vogliamo continuare?
Forse è meglio raccontare cosa possiamo fare di semplice per evitare che tutto questo accada. E vi racconterò di una bellissima esperienza che ho fatto in prima persona.
Ricordiamoci che la donna è “ciclica” e se ha a cuore il suo benessere è giusto che si prenda cura di sé stessa, che si conceda un “ritmo” di vita più naturale, che si dedichi attenzioni, momenti di riposo e di rilassamento… e anche dei veri e propri trattamenti.
Ed ecco che oggi sono qui a raccontarvi cosa ho fatto io… e della la mia personale esperienza in “ZeroBioQuanticSPA®“, la “camera quantica” del salone “Chimica Zero®“ a Bologna.
Se conoscete questo salone sapete benissimo che già ad entrare nel loft le nostre cellule “ringraziano”: il bianco e il legno che avete intorno riportano alla calma; l’odore delle erbe aromatiche presenti tra gli arredi purifica e vivifica il nostro essere; una tisana calda sorseggiare dona l’accoglienza necessaria per portarci fuori dal “traffico” cittadino.
E naturalmente la competenza e le mani delle “esperte” del team di Chimica Zero, che ogni volta propone il servizio più adatto a te: dalla cura dei capelli, del “corpo”, fino ai trattamenti più energetici ed olistici.
Potevo forse scegliere un salone diverso? (Ringraziando sempre il mio amico e parrucchiere del Cuore, Davide, che mi ha fatto incontrare questo luogo magico!). Durante un periodo di promozione ho scelto di farmi un regalo:
UN’ORA e un quarto di trattamento in camera BIO quantica.
Sabrina è stata il prezioso “angelo” che mi ha dedicato questo tempo e accompagnato in un’esperienza che ha conciliato nello stesso momento aromaterapia, musica a frequenza armonizzante (432hz), trattamento di viso, braccia e capelli con acque informatizzate e polveri vegetali adatte allo status della mia pelle.
Durante l’alternanza di queste fasi e del contatto delle mani di Sabrina, è stato facile entrare in stato meditativo e godersi a pieno le sensazioni che ricevevo. Un bellissimo “ritorno a casa”, verso il mio “centro” e di ricongiungimento con il mio lato femminile.
Il momento più bello in assoluto, però, l’ho provato abbracciando il “cuscino quantico“: qui ho davvero toccato la piacevolezza del “vuoto”, fisico e mentale, dove i pensieri erano un lontano ricordo e nel cuore sentivo una profonda pace… Qui mi sono anche commossa perché la sensazione è stata incredibile! Mi sono sentita parte di qualcosa di più grande, ho
assaporato per un attimo un tratto di “infinito” e uno stato di quiete meravigliosi.
Ho ringraziato Sabrina, e con il cuore colmo di gratitudine mi sono ripromessa di scrivere di questa esperienza così armonizzante e benefica, che consiglio a tutte le splendide Donne che leggeranno questo articolo.
Vi saluto con un invito che io stessa sto imparando a mettere in pratica giorno per giorno: dedichiamoci del tempo, creiamoci lo “spazio” per respirare e per godere dei ritmi “lenti”, concediamoci un momento tutto per noi con il trattamento che più ci piace.
In questo, la Zero BioQuanticSPA® può essere un vero toccasana. Come anche un trattamento Reiki.
Riappropriamoci del nostro pieno potere di “donne” e permettiamoci di rispettare i nostri tempi fisiologici: che sono ciclici e seguono il bioritmo di Madre Natura. Una coccola e un abbraccio!
Laura
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